Quanto costa muoversi in elettrico
Quanto costa muoversi in elettrico
Quanto cosa muoversi in elettrico – in Italia si fa un gran parlare del 2035, che non è l’anno della fine del Mondo ma (a quanto pare) sarà la data limite oltre la quale non sarà più possibile produrre e vendere automobili con motore termico.
Andremo tutti “a pila”, insomma.
Per il momento il dibattito è acceso, ed i detrattori della mobilità elettrica sostengono che il costo elevato dell’energia non consente, nel nostro paese, un effettivo risparmio utilizzando le vetture a corrente. Inoltre, le colonnine attive sul territorio sono troppo poche.
La transizione all’elettrico sarebbe dunque ostacolata dalle carenze nella Rete di Distribuzione dell’energia alle colonnine pubbliche, e dal prezzo delle ricariche effettuate alle colonnine stesse.
“Sarebbe”, condizionale d’obbligo perché, come vedremo, non è esattamente così.
Quanto costa muoversi in elettrico – la ricarica domestica
In realtà, il consiglio più saggio da dare a chi acquista un’automobile elettrica è di ricaricarla per quanto possibile a casa propria, recandosi alle colonnine pubbliche solo in caso di necessità, per esempio lunghi viaggi.
Occorre fare un cambio di mentalità. Come automobilistici di motore “termico” siamo abituati a rifornire le nostre auto quando dobbiamo usarle.
Si esce al mattino, si va al distributore per fare il pieno e si parte.
Questo, evidentemente, con le auto elettriche non si può fare. Anche ammesso di avere una colonnina libera vicino a casa, ci vuole un po’ di tempo per caricare l’energia necessaria al nostro spostamento quotidiano.
L’auto elettrica va ricaricata quando non serve. Quando è ferma, per esempio durante la notte nel box di casa. Si torna dal lavoro, si mette l’auto in box e la si mette sotto carica. Come fosse un cellulare. Una notte in carica è in genere più che sufficiente a fornire energia per le necessità della maggior parte dei guidatori italiani.
Quanto costa muoversi in elettrico – il vantaggio di ricaricare a casa
La ricarica all’impianto elettrico domestico è una operazione semplicissima. Basta l’installazione di una apposita Wallbox e un normale impianto elettrico, meglio se da kilowatt.
I vantaggi di ricaricare a casa sono di due tipi
- tecnici, l’uso frequente delle colonnine super veloci tende a stressare maggiormente la batteria ed a comprometterne la durata nel tempo
- economici, la ricarica effettuata a casa si paga al costo dell’utenza domestica, in genere circa la metà rispetto alle colonnine pubbliche.
La transizione alla mobilità elettrica è un processo che si sta avviando con tempi un pochino più lunghi rispetto a quelli preventivati e forse desiderati delle istituzioni.
Molte le variabili che intervengono a rallentare ciò che appare da parecchio tempo ineluttabile. Presto o tardi guideremo tutti automobili elettriche, ma per ora i dubbi e le resistenze sono ancor molto forti.
Volete saperne di più?
Parliamone. Mi occupo di mobilità elettrica dai suoi albori come consulente dedicato
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